Che Blog è mai questo?

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Cinque giovani uomini stanno provando a capire come le cose vanno filmate, come le cose vanno narrate, come le cose vanno trasmesse, insomma, come si fa il cinema. Quale miglior modo di capire se non quello di ragionare su come se la cava chi ne sa più di noi?

19 marzo 2014

Star Wars: Vecchia e Nuova Trilogia

Breve e stringata opinione MOLTO personale


Ho iniziato a scrivere questo post pensando di parlare in modo più dettagliato del solo sesto episodio della saga perchè è quello che riassume meglio di tutti gli altri il mio pensiero generale su"Guerre Stellari": infantile, sopravvalutata ma sicuramente non orribile.
Già a questo punto dell'articolo potrei essere mangiato dai fan V&F (Veri e Fieri) del Camminatoredeicieli.
"Perchè Guerre Stellari è un capolavoro assoluto!"
"Ah sì? E perchè è un capolavoro?"
"È un capolavoro e basta! Non capisci un cazzo se dici il contrario!"
 Quanto amore per queste persone colorite e consapevoli.

Metto le mani avanti: sotto un ovvio punto di vista"Star Wars" È un capolavoro. Solo un cieco potrebbe non vedere la scia di influenze che questa saga ha lanciato verso gli anni a venire, rilanciando il genere fantascientifico, riscrivendolo in parte, e innovando per l'epoca ogni tipo di effetto speciale, per gli standard di allora assolutamente ineguagliabili.

Quasi ogni prodotto di fantascienza contiene omaggi a George Lucas e alla sua creazione, un numero immenso di brand di tutti i generi ha creato dei prodotti ad essa ispirati.
Eppure, c'è qualcosa dentro di me che non mi fa piacere il mondo di "Guerre Stellari".  Non dico solo i film. Il mondo.

Bah, sarà tutto colpa degli Ewok.
O del fatto che il vero protagonista non è quello che viene spacciato per tale.
O che su sei film se ne salvano solo due per il rotto della cuffia.
Merda, ho già detto troppo. Ora metto ordine nella mia testa ultimamente più incasinata che mai.


Parte prima: 

un esperimento riuscito porta sempre i Danari


una nuova speranzaÈ il 1977 quando Lucas riceve i soldi necessari per sviluppare un'idea che aveva in testa, un'opera di fantascienza che avrebbe dovuto attirare il grnade pubblico, un blockbuster ai tempi rivoluzionario almeno quanto Avatar. Aveva a disposizione i soldi per rendere il film l'avanguardia dell'effettistica cinematografica, e ci riuscì.
Da questo punto di vista, "Guerre Stellari" (solo dopo rinominato "Star Wars Episodio IV: una Nuova Speranza", a testimonianza del fatto che la saga non sarebbe dovuta essere tale all'origine) è spetacolare per i tempi in cui fu scritto. Tutt'altra storia per quanto riguarda il resto. La trama è molto scarna, prevedibile e punta moltissimo sull'azione; anche i significati filosofici che i sostenitori della saga adorano sono, a volerceli vedere, abbozzati, Oltretutto ci sono clamorose ingenuità: mi viene in mente il "traforo" lasciato in mezzo alla struttura della Morte Nera, che sembra fatta apposta per una bomba o simile ed è noto come fossero stati i produttori a voler lasciare in vita Lord Fener per un eventuale seguito.
I soldi si concretizzarono e con essi l'eventualità.

Spenderei una parolina per i protagonisti. Ci sono:
-Luke Skywolker, l'eroe, il predestinato, il protagonista (o almeno così pare).
-Principessa Leila, la ragazza immagine, la fantasia degli spettatori maschili.
-Han Solo, la spalla del cosiddetto protagonista.

Da che mondo è mondo l'eroe protagonista si bomba la donna-oggetto mentre la spalla prepara il campo alla futura strage di nemici che l'eroe di cui sopra compirà con coraggio.


Bene, nel seguito di "Guerre Stellari", "Star Wars Episodio V: L'impero colpisce ancora" (1980), succede che  la spalla del protagonista, Han, si bomba la principessa e assume almeno il doppio del carisma del protagonista grazie a QUESTA SCENA:


Mentre il protagonista (peraltro un attore abbastanza incapace), dal canto suo, viene non solo friendzonato da Leila, ma addirittura scopre di essere suo fratello!
BROTHERZONED!!!
Inoltre scopre di essere il figlio dell'antagonista principale e perde una mano nello scontro con suo padre. In breve, è predestinato sempre meno per meriti suoi e sempre più per volere del destino, e oltretutto non  è in grado di vincere uno scontro che sia uno o di architettare piani decenti.

Nonostante tutto questo il secondo episodio è un buon film e il migliore della prima trilogia: tanta azione e trama fitta anche se parecchio incasinata, regia più scorrevole (non dirige più Lucas).

 

Parte seconda:

la prima delle conclusioni

 

La saga di Star Wars è indiscutibilmente nata per un pubblico adolescente. Col secondo film/quinto episodio il target si era un po' alzato, bisognava ringiovanire il tutto.  O meglio, re-infantilizzare il tutto (i neologismi fanno figo, lo so).
Quindi ne "Star Wars Episodio VI: Il Ritorno dello Jedi" (1983) il protagonista, l'eroe, il prescelto, Luke fottutissimo Skywalker... non spargerà mai più sangue per tutto il film. Non torcerà letteralmente un capello ad una mosca.
il ritorno dello jediI soldati imperiali verranno uccisi a sgambeti. La lotta diventerà "spirituale" (le virgolette sono d'obbligo perchè di emozionante c'è ben poco)e soprattutto verranno concepiti quei nanetti pelosi cacacazzo. Gli Ewok. Io li voglio bruciare tutti nelle fiamme di Mordor.
Una tribù di procioni cammuffati da pupazzi per bambini che ballano e saltano tutto il tempo, che hanno però la grandiosa forza di imprigionare i protagonisti, tutti e tre, senza via di fuga.
Wow.
Nel frattempo il piano dell'eroico Luke sarà quello di 1) farsi catturare 2) cercare di vincere il padre con la forza delle parole.

"Non fare demagogia!", un po' di tempo fa lo diceva anche il nostro attuale premier.

Nel frattempo Han Solo elaborerà un piano effettivamente serio, guiderà veicoli spaziali super potenti e veloci, ucciderà qualcuno, assumerà espressioni che non sono solo quelle di un bambino bastonato, e si bomberà la principessa.
Sul serio, avete ancora il coraggio di dire che Luke è il protagonista? Ma per piacere. È il miraggio, di un protagonista.

Il buonismo e l'ingenuità che attraversano tutta la pellicola, la volontà di dare l'idea di un progetto unitario sin dall'origine e il tentativo di dare al tutto una valenza simbolico-filosofica (la Forza come forza di volontà e giustizia) rendono il sesto episodio forse anche peggiore del quarto.

Ma non è niente in confronto all'abominio della seconda trilogia.


Parte terza:

i Danari portano sempre la bramosia di altri Danari

La chiosa su "Episodio I: La minaccia fantasma" (1999) e "Episodio II: la Guerra dei Cloni" (2002) sarà breve ed incisiva:
L'orrore (leggete con la voce di Sheldon Cooper, please).
la vendetta dei sithUna saga nata per i soldi e fatta di baracconate e invenzioni senza criterio (la supervelocità degli Jedi usata una volta e mai più), la finta alta caratura morale degli Jedi (che al posto di minacciare con la spada prendono il controllo della mente di chi si pone come un ostacolo, così viene rispettata la non-violenza), personaggi inutili (il lumacone che parla venti lingue, neanche gli apostoli dopo la benedizione dello spirito santo conosevano più linguaggi), il casuale sfruttamento di Natalie Portman come sostituta (di gran lunga più strumentalizzata) di Carrie Fisher (l'ex Leila), che forse è l'unico lato positivo del film.
E la voglia di stupire con gli effetti speciali, belli sì, ma non rivoluzionari e francamente eccessivi, pompati molto più del dovuto.

Per fortuna arriva il 2005 e "Episodio III: la Vendetta dei Sith". Incredibilmente si ritorna ai tempi del quinto episodio, l'azione è di nuovo ben narrata, il protagonista Anakin ha un vero conflitto interno, rischia davvero di finire nel Lato Oscuro (e in effetti ci finisce) e soprattutto ha le palle di sfoderare una spada per far male e per farsene procurare (e se ne procura tanto, tanto davvero).

La seconda conclusione di questa doppia trilogia è sicuramente il film migliore dei sei, crudo quanto basta e gli effeti speciali, anche qui esagerati, riescono ad apparire nonostante tutto gradevoli all'occhio e funzionali al tipo di film che è: un vero film epico d'azione, finalmente, a differenza degli altri due della Nuova Trilogia.

Brevi considerazioni finali

- Questo post è uno sfogo sulle peggio cose che penso di Lucas e del suo prodotto, è un articolo soggettivissimo, me ne rendo conto, ma alcune verità ci sono. Trovatele.
- C-3PO mi sta sulle palle.
- Pure R2-D2 mi sta sulle palle.
- Chewbecca è più espressivo di Mark Hamill [Luke].
- Harrison Ford è un figo.
-Non ho ancora capito se ne "La Vendetta dei Sith" mi piace di più la sequenza iniziale o il duello     finale tra Obi Uan e Anakin.

by E.N.,
frustrato e bisognoso di urlare